Nella scelta della propria reflex, un fotografo o un fotoamatore spesso si accinge a indagare la risoluzione dell’immagine, la possibilità o meno di orientare il display, le tante funzionalità wireless o tecniche che ogni grande azienda e costruttore propongono. Un tema che però viene spesso accantonato è quello della messa a fuoco: quest’ultima, infatti, è decisiva nella riuscita delle vostre fotografie, di qualsiasi genere si tratti.
In questo articolo andremo a capire tutto questo, cercando di dare una visione complessiva della messa a fuoco nelle fotocamere reflex e i prodotti che garantiscono la migliore messa a fuoco rapida.
Panoramica sulla messa a fuoco e tipologie
Quando la fotocamera inquadra una scena, e il fotografo punta uno o più soggetti, quegli elementi che vuole far risaltare, che vuole rendere nitidi devono essere a fuoco.
Più il fotografo si allontana dal cosiddetto piano di fuoco e più tutto quello che era nitido diventa sfocato. La messa a fuoco, quindi, non è nient’altro che la capacità della fotocamera (e del fotografo) di gestire la distanza da un soggetto per renderlo visibile.
Chiarito questo concetto, passiamo a definire le tecniche di messa a fuoco. Ogni reflex e fotocamera che si rispetti dà la possibilità all’utente di utilizzare due tipi di messa a fuoco: manuale e automatica. Entrambe hanno delle peculiarità, devono essere utilizzate preferibilmente in determinate occasioni rispetto ad altre e su di loro influisce (e non poco) la velocità di fuoco.
Messa a fuoco manuale
Come forse vi suggerisce il nome, la messa a fuoco manuale viene interamente gestita dall’utente. Dopo aver inquadrato il soggetto, il fotografo dovrà girare la ghiera dell’obiettivo finché non metterà a fuoco ciò che desidera. Si intuisce che questa tipologia di messa a fuoco è decisamente più “lenta” nelle modalità, ma utilissima in determinati generi fotografici: la ritrattistica (con soggetti fermi, la velocità non fa al caso nostro), nella macro (in cui tutto dev’essere perfettamente a fuoco) oppure nelle situazioni in cui c’è poca luce in scena (l’autofocus potrebbe sicuramente trovare difficoltà nell’agganciare un fuoco).
Messa a fuoco automatica
Per utilizzare questa modalità, vi basterà ruotare la ghiera sulla Messa a fuoco automatica, inquadrare il soggetto da scattare, selezionare i punti di messa a fuoco e premere il pulsante di scatto a metà perché riesca a elaborare i dati. Che significa quest’ultimo passaggio? In ciò è racchiusa l’importanza di una messa a fuoco veloce e performante: quando preme fino a metà (non del tutto) il pulsante per scattare, con messa a fuoco automatica, il fotografo fa sì che le lenti dell’obiettivo si muovano fino a trovare il fuoco sul punto che ha scelto.
Se acquistate una reflex con motori integrati, potrete investire meno denaro sugli obiettivi (potendo scegliere ovviamente quelli senza motore).
Eppure, molto spesso, i motori dei corpi macchina non sono funzionali e veloci come quelli montati negli obiettivi: le reflex infatti sono costruite, in ogni loro componente, per poter essere compatibili con qualsiasi accessorio montabile su di esse. È ovvio, quindi, che i motori interni alle macchine tendono ad essere più neutrali di quelli interni agli obiettivi. Su questo punto, conviene soffermarsi: i motori interni agli obiettivi possono essere classici, quindi rumorosi e spesso non troppo veloci, oppure ad ultrasuoni.
È chiaro che il costo va ad aumentare (e gli obiettivi in genere non costano poco, di base), ma state certi che avere un parco ottiche di questo tipo renderà la vostra fotografia velocissima e di alta qualità.
La messa a fuoco automatica, o autofocus, si basa su due tipologie di messa a fuoco: l’autofocus singolo (AF-S) e l’autofocus continuo (AF-C). La velocità del fuoco è racchiusa proprio in questi due estremi. Nel primo caso, dell’autofocus singolo, l’utente dovrà selezionare in principio il punto da mettere a fuoco, un punto singolo che verrà poi registrato dagli algoritmi della macchina. Se il soggetto da fotografare, ad esempio, si sposta da quel punto, il fuoco scompare. Nel caso dell’autofocus continuo, invece, l’utente potrà tenere il fuoco attivo fintanto che terrà premuto a metà il pulsante di scatto. Qualsiasi cosa passi in quel punto, quindi, risulterà sempre a fuoco, a prescindere da spostamenti di ogni tipo. Inoltre, nelle reflex più all’avanguardia, c’è la possibilità di utilizzare la modalità di tracking, che segue velocemente un soggetto in movimento, che si sposti o meno.
MESSA A FUOCO MANUALE | MESSA A FUOCO AUTOMATICA |
---|---|
Più accurata e “dedicata” | Consente di mettere a fuoco uno o più punti dell’immagine |
Più lenta | Molto veloce |
Perfetta per la ritrattistica e la macro-fotografia | Ideale per fotografia sportiva |
Consigli utili
Partendo dal presupposto che, ormai, ogni reflex garantisce un’ottima rapidità di messa a fuoco, dovrete cercare di scovare fotocamere che abbiano la possibilità di montare obiettivi con motori ad ultrasuoni e utilizzate, se la vostra necessità è scattare in fretta, l’autofocus continuo. È importante, infine, che le reflex posseggano tutte quelle modalità aggiuntive (come il tracking) che vi permettano di sfruttare al meglio la velocità dell’autofocus. I prezzi di queste reflex di ultima generazione possono essere molto alti e superare di parecchio i 1000 euro.